Dopo il logorio di
attesa impotente, evolutosi in attesa costruttiva, seguito da una
snervante da posta, arrivo a scoprire il numero di telefono degli
squilli anonimi, un 377 etc. Sono tra il contento e l'infuriato, so
finalmente chi diamine si diverte a farmi squilli anonimi alle ore
impossibili. Ma è solo un passo, altri ne servono e non posso
permettermi di rovinare i risultati ottenuti.
Secco |
Segno il numero su
un foglio di carta e ragiono sulle possibili evoluzioni dello stesso.
Se fosse un prefisso Telefonia Coop, i miei sospetti si indirizzano
verso una specifica persona, se il prefisso fosse un Postemobile,
allora l'indirizzo sarà verso una direzione diversa. Scarto altre
possibili evoluzioni, troppo assurde.
Il prefisso è
Postemobile, lo stalker diventa una stalker ed ha un possibile volto.
Una sera di Sabato faccio uno squillo all'ex numero anonimo. Attendo
che mi risponde. Arriva lo squillo di risposta. Telefono.
Riconosco
l'interlocutrice e gli chiedo come mai il sabato precedente mi aveva
chiamato da questo numero. Chi è dall'altra parte della linea cade
dalle nuvole, come un verme scoperchiato dalla terra in silenzio
ascolta.
Il mio è uno sfogo
rammaricato, infastidito e stanco. Gli dico in maniera chiara che se
vuole parlarmi è meglio di persona a quattrocchi, magari davanti un
caffè offerto per chiedere scusa di persona.
Le scuse arrivano al
telefono, affrettate e malcelate. La telefonata si chiude. Spero
vivamente sia finita, ma in cuor mio so che un animale ferito e
abituato a vivere nell'ombra, prima o poi tornerà alla carica. Spero
il più tardi possibile. Alla minima cazzata stavolta scatta la
denuncia come stalker alla polizia postale.
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