mercoledì 8 ottobre 2014

Elena .

Sorriso, o quasi, di clown .

In un social network mi giunge un suggerimento di amicizia. Qualcosa lo fa emergere dai soliti suggerimenti, in quanto il volto ritratto è familiare, anche se in bianco e nero. La cosa mi incuriosisce e voglio approfondire.
E' Ele. Prima di saltare a conclusioni affrettate, vado a controllare tra i miei amici. E' scomparso il vecchio account. Ne controllo gli amici e vedo che ha fatto il pieno di quelli “buoni”, lasciando fuori i “cattivi”, tra cui Me e Salvo. Resto di “merda”.
Le ore passate a confrontarsi, a parlare, a trovar soluzioni, punti di vista diversi, la fiducia mostrata, la comprensione, l'aiuto, buttati nel cesso.
Ultima persona di merda lasciata indietro di un periodo di merda che spero sia finito, dato che con la morte del nonno si è aperto un capitolo nero della mia vita, di cui con l'uscita di Elena spero vivamente vi sia stata messa la parola fine.
Quello che mi ha dato fastidio è l'esser stato escluso, per via delle mie idee, del mio modo di fare, del mio modo di pensare, della mia persona. Mi sento usato e buttato, un po come con Rossana.
Ma se la sensazione di esser usato e buttato è dietro l'angolo nei rapporti inter – umani, perché in questi mi espongo in modo da dover poi mostrare il fianco dell'usato e buttato e poi pentirmene? Forse è l'eccessiva disponibilità verso il prossimo, per cui mi porta a fare quel passo in più verso l'altro di cattiva voglia, che poi si ripercuote su me.
Non faccio questo passo in più per cattiveria, lo faccio contro voglia, quando sento che la gente ti si attacca troppo e risulta scortese interrompere e troppo difficile tagliare. Rischiando di sembrare scortese, intavolare una diatriba, una lite, una discussione che la stessa persona ha dietro l'angolo perché in conflitto con se stessa o con qualcun altro. Lì per poltroneria faccio il finto cortese e cerco di lasciar scorrere le cose.
Col cazzo! Costi quel che costi, anche di sembrar scortese, ma Io quel passo in più non lo faccio. Se mi va lo faccio, dopo una considerazione pacata con Me stesso e sul mio livello di sopportazione, se non mi va, chiudo e me ne vado con un gran sorriso da clown stampato sul volto e buona notte. E diamine.

L'immagine appartiene al rispettivo proprietario.

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