Sorriso, o quasi, di clown . |
In
un social network mi giunge un suggerimento di amicizia. Qualcosa lo
fa emergere dai soliti suggerimenti, in quanto il volto ritratto è
familiare, anche se in bianco e nero. La cosa mi incuriosisce e
voglio approfondire.
E'
Ele. Prima di saltare a conclusioni affrettate, vado a controllare
tra i miei amici. E' scomparso il vecchio account. Ne controllo gli
amici e vedo che ha fatto il pieno di quelli “buoni”, lasciando
fuori i “cattivi”, tra cui Me e Salvo. Resto di “merda”.
Le
ore passate a confrontarsi, a parlare, a trovar soluzioni, punti di
vista diversi, la fiducia mostrata, la comprensione, l'aiuto, buttati
nel cesso.
Ultima
persona di merda lasciata indietro di un periodo di merda che spero
sia finito, dato che con la morte del nonno si è aperto un capitolo
nero della mia vita, di cui con l'uscita di Elena spero vivamente vi
sia stata messa la parola fine.
Quello
che mi ha dato fastidio è l'esser stato escluso, per via delle mie
idee, del mio modo di fare, del mio modo di pensare, della mia
persona. Mi sento usato e buttato, un po come con Rossana.
Ma
se la sensazione di esser usato e buttato è dietro l'angolo nei
rapporti inter – umani, perché in questi mi espongo in modo da
dover poi mostrare il fianco dell'usato e buttato e poi pentirmene?
Forse è l'eccessiva disponibilità verso il prossimo, per cui mi
porta a fare quel passo in più verso l'altro di cattiva voglia, che
poi si ripercuote su me.
Non
faccio questo passo in più per cattiveria, lo faccio contro voglia,
quando sento che la gente ti si attacca troppo e risulta scortese
interrompere e troppo difficile tagliare. Rischiando di sembrare
scortese, intavolare una diatriba, una lite, una discussione che la
stessa persona ha dietro l'angolo perché in conflitto con se stessa
o con qualcun altro. Lì per poltroneria faccio il finto cortese e
cerco di lasciar scorrere le cose.
Col
cazzo! Costi quel che costi, anche di sembrar scortese, ma Io quel
passo in più non lo faccio. Se mi va lo faccio, dopo una
considerazione pacata con Me stesso e sul mio livello di
sopportazione, se non mi va, chiudo e me ne vado con un gran sorriso
da clown stampato sul volto e buona notte. E diamine.
L'immagine
appartiene al rispettivo proprietario.
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