lunedì 4 gennaio 2016

Sapori di ..

Pasta .
Erano i primi di settembre del corrente anno, quando mi presento al locale vicino casa mia per candidarmi come cameriere.
Al “Piccolo casale” tira aria di affondamento, Ale una sera mi dice “Voglio chiudere, cercati un'altra esperienza”. Due più due fa quattro. Mi cerco un altro lavoro. Ri-accarezzo l'ipotesi di lavorare vicino casa. Scorgo un cartello con su scritto “Cercasi cameriere da sala”. Mi ci butto, voglio lavorare.
Mi candido con oculatezza, senza espormi troppo e senza scrivere Tutto quello che so fare. Essenziale, diretto e pulito, “nà cutiddata” o una “manata di poker”. Se mi volessero hanno solo da prendermi. Iniziano le serate di lavoro. Si marcia, si lavora quasi ininterrottamente. Prendo una boccata d'aria come tempi verso Novembre, perché il flusso di lavoro si riduce parzialmente. E' interessante e c'è da imparare molto, ma altrettanto molto c'è da mettersi in maniera attiva verso l'impiego.
Proporsi, capire, sentire, tengo un quaderno del lavoro, come nelle altre occasioni. Mappare giorno dopo giorno l'evento e capire cosa succede e cosa non succede. Ragionarci su, essere lì, vivere..

AVE ATQUE VALE

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