Cercò di mantenere la calma, ma le riusciva difficile senza la sua solita aria da donna di classe, perché tutti i sostegni di quella presunzione erano assenti dal suo volto e giacevano inutilizzati sul ripiano davanti allo specchio della sua toletta. Senza ciglia finte, mascara, rossetto, cipria, fondo tinta, matita del trucco, ombretti, abiti cortissimi e calze di seta era veramente difficile sostenere quella tesi.
Cit. Filippo Lo Schiavo, "La nave del Vino", ed Pungitopo editrice, 2013, pag 87.
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