Capita di trovarmi davanti a delle pietanze nuove ed invitanti, che mi incuriosiscono, mi stimolano e stuzzicano il palato, facendomi venire l’acquolina in bocca. Se magari le cose sono più di due, tre, quattro o più, vorrei mangiarmele tutte, ed inizio a divorarle con gli occhi.Vorrei papparmele dalla prima all’ultima, le guardo, mi incuriosiscono, l’aspetto mi solletica il palato, mi immagino il sapore succulento ed il passo successivo è immediato, le prendo tutte.
Al momento del pasto, quando le mangio, c’è qualcosa che non quadra, mi rendo conto che sono troppe e si crea il dilemma: mangiarle tutte o buttarle? Il più delle volte vince la prima idea e me le pappo tutte a finirle, ma così mi ritrovo a rimpinzare uno stomaco già dilatato, piuttosto che assaggiare . Mangiando fino a terminare le pietanze, carico troppo lo stomaco e mi fa male, come stasera dove mi è capitato con gli arancini, l’insalata eoliana e gli involtini di melanzane .
Dovrei passare ad una nuova soluzione: Non più mangiare tutto fino a finirlo, bensì assaggiare tutto per stimolare la curiosità e provare nuove cose, fare nuove esperienze, dato che se continuassi a provare tutte le nuove pietanze mangiandole fino in fondo, non ne esco più fuori, divento una palla di lardo. Ed allora meglio assaggiare la pietanza e magari buttarla / conservarla per il successivo pasto, piuttosto che finirla tutta sul momento.
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