Galliano, frazione del Comune di Barberino di Mugello. Il paese dove è nato e cresciuto mio padre. Vi ho trascorso periodi dell’infanzia e dell’adolescenza e ci sono un po’ di miei parenti, vecchi amici, un po’ di tristezza per i miei cari nonni ormai chiamati dalla terra e tanta noia.
Salvo i pochi amici che mi sono fatto e qualche parente stretto, non è che abbia mai legato molto con le persone del posto. Come tutti i buoni toscani sono diffidenti con lo straniero, chiusi a branco come i calabresi ( di cui manca il lato disponibile verso gli altri ) e razzisti ( un lontano cugino coetaneo mi urlò spacca ananas per il paese e mi diede del terrone davanti a tutto il paese ).
Sotto sotto, fatte le dovute eccezioni, tra cui Jacopo ed il Ghega, Milena, Vanna, Vittorio ed il figliolo, Learco e l’Elena, la tabaccaia, Marcello e tanti altri ancora, che mi permettevano di resistere sul posto con un sorriso, una battuta, una parola, i restanti abitanti sono duri da digerire, abbarbicati ai piedi dell’Appennino, con gli occhi non vanno più lontano della collina.
Per passarvi un paio di giorni è tollerabile, poi la noia ti rode e vuoi andartene via . Fortuna che ci sono le persone a me care, tra cui Roberto e la Caterina.
In occasione del compleanno di mio padre ho creato una rima fatta apposta per lui e per il momento, in quella occasione devo dire grazie a Roberto che mi ha detto: Ora ti possiamo accettare tra i veri fiorentini. Per la prima volta in vita mia mi sono sentito accettato in questa terra al di fuori della casa dei miei nonni .
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