giovedì 6 settembre 2007

L’auto della discordia.

Primo piano.

Una semplice Peugot 106, neanche di grossa cilindrata, piccola, a 3 porte. Mezza scolorita, ammaccata e con dei punti di ruggine che se lasciati perdere intaccheranno la carrozzeria.

Dalle carte dello stato ( immatricolazione, intestazione ed assicurazione ) risulta di mia madre, e a detta dei miei il secondo mezzo di locomozione di casa… teorico… troppo teorico.

Teorico dato che la sua disponibilità è ed è stata limitata, da mio fratello che se ne è impossessata subito dopo l’acquisto. Nelle sue mani il motore è stato tirato ( portato a massimo ) investendola, lacerandola, sporcandola, trasformandola in un magazzino ambulante ( memorabile la sua frase: ma jhe gli prende alla macchina! Consuma di più! Testa di cazzo togligli le 2 sedie sdraio nel bagagliaio! ) l’unica cosa che gli ha sempre fatto è il tagliando e la benzina.

I miei ed io ci muoviamo con l’altra macchina, una FORD Focus, più grande e più comoda, ma è sempre 1 mezzo di locomozione da spartire in 3 e più volte il non dono di ubiquità di 1 macchina ci ha portato a numerosi scontri. Stronzaggini di mio padre che senza il coraggio di porre il discorso chiaramente perché non gli conviene ed il non mettere il discorso chiaro è sempre stata una cosa di lui che ho odiato.

Morale della favola io fino ad un paio di anni fa mi sentivo mio fratello che si lamentava che non poteva comprarsi la MINI MINOR con lo stipendio, mentre io perdevo 4 ore in strada con i mezzi pubblici per seguire le lezioni, con mio padre che preferiva e preferisce di non guardare in facci la situazione, tanto abbiamo tirato avanti fino ad ora, possiamo continuare a tirare avanti anche adesso ed in futuro senza cambiare nulla .

Ora che ho deciso di provare il servizio e se mi prendessero acquisterei un mezzo di locomozione, ora che mio padre non è a lavorare fuori, ora che ha fatto 30 anni, forse mio fratello ha cominciato a mettere un po’ di sale nella zucca. Meglio tardi che mai.

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