Era la seconda metà degli anni 90, Windows 98 era appena uscito ed i videogiochi per PC stavano lasciando del tutto
Battistrada di questo passaggio fu la Bulfrog, che nella prima metà del decennio aveva sfornato giochi del calibro di Syndacate e traslocava in Windows con il celebre SimCity 2000. Iniziarono a fare mille prove con i simulatori gestionali, città, pianeta, parco ed arrivò lui, Theme Hospital. Quando lo vidi per la prima volta me ne innamorai, ma col il mio 486 non poteva girare. Provavo a giocarci a casa di altri, ma nessuno se lo voleva tenere sul proprio PC. Fortunatamente mi regalarono la Playstation e riuscii a farmi una copia mia! La console esplodeva quando ci giocavo, anche se era abituato ai cari buoni tasti della tastiera ( ti permettono di esprimere l’anima e il pensiero in toto ), mi ci volle un po’ per prendere la mano con il joystick Playstation. Alla fine riuscì a finire il gioco.
Con il nuovo PC di casa non funzionava nulla, c’era il collegamento ad internet con il 56Kb ed era impossibile giocarci quanto volevo perché nella stanza dei miei. Dovette arrivare l’ultimo PC, il muletto che uso ora, il collegamento ad internet per collegarmi ad eMule e finalmente scaricarmi tutto quello che cazzo volevo! Senza chiedere favori a stronzi privi di palle che non erano i grado neanche di dirti no per quanto erano castrati, o doverti trovare con nani bastardi che ostentavano l’impossibile di programmi informatici e non ti passavano neanche una copia di Windows 2000 perché se lo scordavano sempre.
Fortunatamente questi tempi sono passati, ho il mio Pc, la mia copia di Theme Hospital, non devo chiedere a nessuno nulla e gioco quanto volgio… Pure troppo.
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