martedì 30 ottobre 2007

Hero Quest.

Il frontespizio del “Il libro delle imprese” dell’omonimo gioco da tavola .

Era un piovoso pomeriggio di ottobre, quando Piero invitò me ed un altro ragazzino (Giulio ) a giocare a casa sua. Il pomeriggio non era stato uno dei più divertenti anche perché fuori pioveva. Ad un certo punto a Piero gli venne la malsana idea di giocare ad “Hero Quest”, nessuno dei due ospiti lo conosceva, ed incuriositi accettammo.

Calammo la serranda, spegnemmo le luci se non una lampadina da scrivania, stendemmo un tappeto per terra e ci sdraiammo sopra. Piero uscì fuori lo scatolone, nero, stampato in ogni angolo e da un grande frontespizio pieno di orchi, goblin, fimir, scheletri, guerrieri del caos e maghi del male. La fantasia mista alla paura iniziò a divorarmi insieme alla curiosità, ci affrettammo ad aprire il contenitore per soddisfare i nostri appetiti.

La sorpresa fu maggiore delle aspettative, nel vedere decine di miniature verdi, rosse, grigie e bianche, raffiguranti tutti i mostri della scatola, nei più minimi particolare. Sotto - sotto ce la stavamo cagando nel vedere tutti quei mostri, ma l’idea di una bella avventura fantasy – horror allo stesso tempo ci spingeva ad avventurarci.

Piero prese “Il libro delle imprese” ed iniziò a leggere l’introduzione, si parlava di avventure, mostri, maghi, rischi e chi più ne ha più ne metta. Finito di leggere il prologo ci ritrovammo eccitatissimi, pronti a divorarci un orco se lo avessimo avuto di fronte. Stendemmo il tabellone, Piero iniziò a posizionarvi le porte, i muri, i tavoli ed ogni piccolo particolare, in modo da ricreare il più possibile lo scenario di un combattimento.

Il campo di battaglia fu pronto, mancava solamente di scegliere i ruoli: Piero scelse il game master, Giulio il Barbaro ed io il Nano (anche se il migliore resterà sempre l’elfo). Partimmo con la prima avventura, dove ci buttammo a capofitto, tra assalti con i dati rossi pregando per un teschio e difendendoci con gli stessi dati, sperando in uno scudo. La prima avventura terminò e poi venne la seconda, la terza, la quarta non la realizzammo perché dovemmo tornare a casa.

Di li a pochi giorni ruppi il salvadanaio e comprai la mia copia personale di Hero Quest…… E lì furono guai, per me e per la Cristi che mi assecondò nel giocare ( con tanta pazienza =) .

Grazie Piero, grazie Cristina.

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