lunedì 5 novembre 2007

Le manifestazioni della Rabbia 02.

Come un colpo di cannone le reazioni fisiche della rabbia si presentano… possono far male.
 L’argomento rabbia è più vasto del previsto, continuiamo ed arriviamo a quota 4 post.
Tra i modi di manifestarsi della rabbia, abbiamo le “reazioni fisiche. Non parliamo di reazioni da laboratorio, ma di vita quotidiana, che puoi avere o ti si possono presentare ad ogni angolo.
Fermo restando che tutto si può sempre ricondurre a movimento di segmenti corporei, dal parlare al camminare, a volte questi pezzi di corpo che spostiamo nello spazio si realizzano con: pugni, calci, schiaffi, menar mani, spaccare cose, lancio di oggetti, urla, strette a stritolare, cecità.
I pugni sono come dei colpi di cannone, semplici, diretti ed immediati. Colpiscono ciò che hai davanti, senza prendere la mira però. Quante volte mi è capitato di vedere persone che prendono a pugni altri o cose, quando la discussione era degenerata, quando la rabbia si era intrufolata nel discorso e tutta la logica si era arenata. Si sfoggiavano i pugni, si davano botte di santa ragione e vedevi turme di persone accorrere per separare i due.
I calci con gli schiaffi sono delle armi collaterali, di solito la scelta di un pungo o di uno schiaffo è in base al posto dove vivi, se vuoi far male ed offendere parte lo schiaffo, se vuoi far male e mettere fuori gioco, parte il pugno. Il calcio si usa o come ultima difesa, o come primo attacco improvviso ( e sono cazzi ), o come corollario in una lite arrivata alla zuffa. In Sicilia lo schiaffo è più eclatante, oltre a ferire fisicamente ledi l’orgoglio della persona, insultandone la faccia. Ho sentito più che visto, per la strada, degli schiaffi: un suono secco simile ad un batter di mani, solo che mancava l’altra mano….
Nel menar mani rientrano un po’ tutti; pugni, schiaffi, calci. È il modo più veloce ed immediato di buttar via la rabbia, con indiscussi problemi legali.
Il campo degli oggetti cammina a braccetto con il menar mani, ma dipende dall’uso impiegato. Faccio un esempio, il lancio di una pietra ( e ne ho tirate e me ne sono arrivate ) può essere una offesa verso un altro tirandogliela di sopra, oppure se la stessa pietra la scagli da un’altra parte, ti sfoghi ma potresti non far danno. Oltre alla pietra capita di scaraventare una bottiglia d’acqua in faccia ( ci hanno provato a tirarmela, solo che dopo ho preso il telefono ed ho detto all’altro che chiamavo i carabinieri che lui già conosceva), gli lanci una sedia ( le ho ricevute e le ho tirate ), in maniera tale che come per i pugni dai un colpo, ti senti meglio e non ti sei fatto neanche male.
L’oggetto può anche essere lanciato contro il muro, per terra, contro il soffitto, classica la pallonata contro la porta del galletto di squadra, i cazzi sono quando c’è il portiere dentro ( io dopo in partita uscivo in scivolata ….. :- )) . Comunque il colpo parte e può essere diretto verso la sorgente di rabbia, o verso altro.

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