mercoledì 2 aprile 2008

Sonetto Settantacinquesimo da Amoretti di Edmund Spenser.

Un’ onda lambisce la spiaggia .

Un giorno scrissi il suo nome sulla spiaggia,

Ma vennero le onde e lo trascinarono via:

Nuovamente lo scrissi una seconda volta,

Ma venne la marea, e dei miei sforzi fece sua preda.

Uomo inutile, disse lei, che tenti invano

Di immortalare una cosa così mortale,

Poiché io perirò in tal modo,

Ed anche il mio nome verrà cancellato allo stesso modo.

Non così ( dissi Io ), lascia che le cose più vili siano lasciate stare

Morire in polvere, ma vivrai di celebrità:

I miei versi immortaleranno le tue straordinarie virtù,

E nei cieli scriveranno il tuo glorioso nome.

Dove mentre la Morte sottometterà tutto il mondo,

Il nostro amore vivrà, e nell’oltre vita si rinnoverà.

Mi perdonino i cultori della lingua inglese ed i traduttori professionisti, se ho provato a tradurre il testo..


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