domenica 28 settembre 2008

Maledetta primavera.



Voglia di stringersi e poi
vino bianco, fiori e vecchie canzoni
e si rideva di noi
che imbroglio era
maledetta primavera.
Che resta di un sogno erotico se
al mattino è diventato un poeta
se a mani vuote di te
non so più fare
come se non fosse amore
se per errore
chiudo gli occhi e penso a te.
Se
per innamorarmi ancora
tornerai
maledetta primavera
che imbroglio se
per innamorarmi basta un'ora
che fretta c'era
maledetta primavera
che fretta c'era
se fa male solo a me.
Che resta dentro di me
di carezze che non toccano il cuore
stelle una sola ce n'è
che mi può dare
la misura di un amore
se per errore
chiudi gli occhi e pensi a me.
Se
per innamorarmi ancora
tornerai
maledetta primavera
che importa se
per innamorarsi basta un'ora
che fretta c'era
maledetta primavera
che fretta c'era
maledetta come me.
Lasciami fare
come se non fosse amore
ma per errore
chiudi gli occhi e pensa a me.
Che importa se
per innamorarsi basta un'ora
che fretta c'era
maledetta primavera
che fretta c'era
lo sappiamo io e te
Na, na, na, na , na , na,
na, na, na, na, na, na,
maledetta primavera
na, na, na, na, na, na...

L’orologio batte le 2 di un Sabato mattina ancora troppo presto per essere un nuovo giorno, ma troppo tardi per essere chiamato ancora Venerdì. Nel guidare verso casa, la radio accesa mi fa compagnia e la scelta cade sulla stazione dove gira la canzone in questione.
Ricordi forti della prima volta che sentii la canzone si fecero strada nei miei pensieri, la musicalità, la voce dolce ma decisa della cantante, la forza impressa alla voce nel marca “maledetta primavera” ed il testo.
Difficile per un ragazzino capire il testo, un po’ oscuro e indecifrabile. Il gusto dolce / amaro della canzone mi suonava incomprensibile, come tutt’ora parte del testo, ma finalmente ho capito sulla mia pelle la strofa:
che imbroglio se
per innamorarmi basta un'ora
che fretta c'era
maledetta primavera
che fretta c'era
se fa male solo a me.

Il senso che do io alla strofa è il seguente: Per innamorarsi e perdere la testa verso una persona basta poco, davvero poco, anche meno di un’ora. La semplicità e la velocità con cui nasce tale sentimento non è una garanzia per chi lo prova, ma è un imbroglio, un inganno, ovvero credere una cosa per un’altra, una presa in giro. Se poi alla fin fine quello che ci ho rimesso di male e tutto sono stato io, perché quella fretta addosso, come se qualcuno mi inseguisse? Perché tutto ciò? Davvero maledetta primavera.

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