Scorrono i numeri sul tabellone illuminato dell'ufficio postale. Le persone che ti precedono impegnano lo sportello ed uno ad uno vengono sbrigati, mentre la fila si accorcia.
Controlli e ri-controlli i documenti per vedere se hai tutto in regola: carta d'identità, modello pre-compilato per operazioni, contante, libretto postale. Sembra esserci tutto, ma controlli di nuovo.
Al nuovo controllo c'è di nuovo tutto, ma hai come l'impressione che qualcosa manchi, forse era meglio che avessi scritto in un'altra maniera, forse non hai capito bene, forse è meglio tornare a casa e controllare meglio, verrai un altro momento, in un'altra occasione.
Manca qualcosa non tra le tue carte, ma dentro di te. Dentro manca quel particolare, come il terreno sotto i piedi, un appoggio, un sostegno interiore.
Vorresti controllare tutto nuovamente per rassicurarti, ma senti le mani sudaticce che si attaccano ai fogli, le tempie pulsare e girare la testa, la vista si offusca e traballi, il colletto ti si stringe al collo e ti sembra soffocare.
Hai la tachicardia e vorresti andartene perchè dentro ti senti come morire. Guardi verso lo sportello e dopo quello è il tuo turno, dopo ci sono io, tocca a me... E ti domandi:
Ma porca miseria proprio oggi si doveva scaricare la batteria del lettore Mp3? Almeno mi sentivo un po di musica e non mi facevo tutte queste seghe mentali!!! :-)) .
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