lunedì 1 giugno 2009

Avere oltre 50 anni e...


Ho un amico con cui per ora mi capita di parlare e confrontarmi, che da un paio di anni ha superato il mezzo secolo di primavere trascorse .
Il confronto con lui per ora è deleterio, perché il suo modo di ragionare e gestire fa a cazzotti con il mio, ma ciò non toglie che dal confronto delle idee possa nascere qualcosa di buono.
Peccato che il confronto voglia dire “cosa Tu mi puoi portare/dare”. La prima volta va bene, la seconda ok, la terza comincio a dubitare della persona, la quarta volta non lo sto più a sentire, dato che ogni volta mi si chiede: Tu cosa mi puoi dare? Chiedere aiuto a gli altri è normale, ma se quando gli chiedo una mano in un mio momento di difficoltà, la persona interessata si nasconde dietro a problemi personali per i quali non riesce ne a muoversi, ne ad aiutare, per la serie mi dice che c'è:
La morte del padre .
Il divorzio .
Il trasloco.
La morte della sorella.
La morte della madre.

Prima o poi gli finiranno i cari! Ad un certo punto tutti i suoi cari se ne andranno, e a quel punto? Si inventerà qualcos'altro oppure sarà il suo turno di andarsene? Io comunque me ne voglio stare alla larga, meno lo sento meglio è, per cui da certi stronzi momentaneamente preferisco sganciarmi.

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