Il Credente ( monoteista / politeista ) è colui crede in Dio / nelle divinità .
L'Agnostico è colui non Crede ma non riconosce l'esistenza di una divinità .
L'Ateo è colui che nega l'esistenza di una divinità.
Fintantoché parliamo di religione, sappiamo che i popoli si sono scannati ed ammazzati per la religione che alla fin fine è un fatto personale, il problema è quando si crede che religione/filosofia sia il proprio animo, la propria persona, la propria psiche.
Anche qui si potrebbe giocare al Credente che crede nell'esistenza di un animo/psiche; all'Agnostico che non crede nell'esistenza dell'animo ma riconosce l'esistenza di una qualche forma di psiche, fino ad arrivare all'Ateo che nega l'esistenza della psiche.
Cosa ti risponderà l'Ateo? Non si può misurare e quindi non esiste. Peccato che su certi argomenti non esiste un metro fatto di centimetri, pollici o millimetri, che con il tuo calibro potrebbe andare a misurare. Forse per dargli una dimensione reale esiste il tempo che scorre per provare a capire cosa sia, ma la cosa importante è cercare di ascoltare, se sei fortunato capire, e se sei in gamba accettare quella tua parte di te.
Sull'argomento non si parla di questione di fede o non fede, qui si parla di un substrato reale, concreto, fluido ed esistente che ognuno di noi porta dentro di se: il mare delle emozioni e delle sensazioni umane, primordiali, profonde ed intense che abbiamo dentro di noi. Ignorandolo del tutto, si ignora una grossa fetta di vita, da cui possono nascere, nascono e nasceranno davvero seri problemi.
Per ora ho una persona cara che per tanto tempo ha ignorato del tutto questo mare, sopratutto quando il mare altrui era malato, convinta dall'ateo dell'inesistenza del mare interiore. Oggi si trova lei con il mare malato e l'ateo è nella merda perché non sa che pesci pigliare.
L'Agnostico è colui non Crede ma non riconosce l'esistenza di una divinità .
L'Ateo è colui che nega l'esistenza di una divinità.
Fintantoché parliamo di religione, sappiamo che i popoli si sono scannati ed ammazzati per la religione che alla fin fine è un fatto personale, il problema è quando si crede che religione/filosofia sia il proprio animo, la propria persona, la propria psiche.
Anche qui si potrebbe giocare al Credente che crede nell'esistenza di un animo/psiche; all'Agnostico che non crede nell'esistenza dell'animo ma riconosce l'esistenza di una qualche forma di psiche, fino ad arrivare all'Ateo che nega l'esistenza della psiche.
Cosa ti risponderà l'Ateo? Non si può misurare e quindi non esiste. Peccato che su certi argomenti non esiste un metro fatto di centimetri, pollici o millimetri, che con il tuo calibro potrebbe andare a misurare. Forse per dargli una dimensione reale esiste il tempo che scorre per provare a capire cosa sia, ma la cosa importante è cercare di ascoltare, se sei fortunato capire, e se sei in gamba accettare quella tua parte di te.
Sull'argomento non si parla di questione di fede o non fede, qui si parla di un substrato reale, concreto, fluido ed esistente che ognuno di noi porta dentro di se: il mare delle emozioni e delle sensazioni umane, primordiali, profonde ed intense che abbiamo dentro di noi. Ignorandolo del tutto, si ignora una grossa fetta di vita, da cui possono nascere, nascono e nasceranno davvero seri problemi.
Per ora ho una persona cara che per tanto tempo ha ignorato del tutto questo mare, sopratutto quando il mare altrui era malato, convinta dall'ateo dell'inesistenza del mare interiore. Oggi si trova lei con il mare malato e l'ateo è nella merda perché non sa che pesci pigliare.
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