mercoledì 2 gennaio 2019

Lathraea squamaria .

Una pianta parassita .
Con fare da parassita, hai fiutato la mia storia in fin di vita e bussato alla porta, hai aspettato che ti aprissi.
Con passo felpato da gatto nella nebbia, ti sei intrufolata nella mia vita. Prima con lo sguardo dell’innocenza, poi quello sguardo aveva una strana scintilla, poi la scintilla prese fuoco della passione e ci bruciammo in fretta quella notte al Tono.
Facesti di tutto per parassitare completamente la storia e cibartene, buttasti nella mischia anche i sentimenti pur di spolparti fino all’osso quella storia. Finalmente era tua, eri felice di suggere il buono di una relazione ma non doverti prendere le responsabilità di essa. Era bello poter sempre dire che non era colpa tua, entrare, prendere ciò che volevi ed andartene via. Era bello buttare la colpa sull’altro. Però poi la storia è finita e non c’era null’altro da parassitare. Lui ti guardava con gli occhi davvero dell’amore e lì iniziasti ad issare le scuse per giustificare la tua uscita e cominciare freneticamente a cercare un’altra storia da parassitare e poter suggere nuova linfa.

Nessun commento: