martedì 26 giugno 2007

Due pesi due misure: W la correttezza!

I due pesi di casa .

Verso le 20 di ieri sera mi sono recato all’allenamento, quando l’allenatore ( Vincenzo ) da la bella notizia:

- Niente allenamento. Tutti a casa!

Un po’ scontento per il giro fatto a vuoto, saluto gli altri e preso il motorino mi reco a casa. Vedo la 106 parcheggiata davanti al garage e deduco: E’ venuto Claudio per cena. Appena supero la soglia di casa mi viene in contro mia madre che gentilmente mi chiede:

- Prendi il motorino e vai a comprare tre pezzi alla rosticceria all’angolo. Mentre ci sei prendi pure del pane che non ne abbiamo.

Senza pensarci su prendo il GEO e arrivo all’angolo dell’isolato. Parcheggiato il motorino, attraverso la strada e dal fornaio prendo due filoncini caldi. Svolto l’angolo ed in rosticceria mi faccio incartare 3 pezzi, in un men che non si dica sono di nuovo sul motore di ritorno a casa. Mia madre è contenta e felice delle commissioni appena fatte,e mentre mi faccio una doccia veloce finisce di preparare la cena.

Rinfrescatomi, mi vesto e mi unisco al desco serale. Risate, battute, sfottò, le solite discussioni pessimiste di mio fratello e la cena volge al termine.

Passano da casa Briciola e sua sorella per invitarmi per un frappè al cioccolato, e la discussione cade sulla partita di Mercoledì sera. Faccio mente locata che papà domani (oggi) non c’è e non si sa se torna in serata o sfora l’indomani. A me piacerebbe portare Briciola e Chiara a vedere la partita per cui mi organizzo con la macchina. Domando a papà una stima di quando tornerà, lui spera di concludere tutto in giornata , ma è troppo generica e non vorrei rimanere in strada senza macchina. Chiedo a Claudio se può prestarmi la macchina di mamma Mercoledì sera e la risposta è scontata:

- No perché per ora sono pieno di lavoro.

Al sentire quelle parole mi girano i ciglioni, e stavolta invece di starmene zitto rispondo:

- Sai che novità, è sempre stata così con la macchina.

Interviene mia madre a difesa di mio fratello, dicendo:

- Lui per ora lavora.

Mi incazzo ancora di più e li mando a fare in culo a tutti maledicendo casa e e ribadendo che è sempre stata così . Mio fratello spinto da un rimorso di coscienza mi chiede scusa ed io lo mando a fare in culo perché ha sempre fatto così. Con le palle girate ed i ciglioni saturi di 5 minuti di dialogo con i miei, sbatto il portone di casa e me ne vado.

W CASA BERTI! Buoni per prendere dagli altri, con mia madre in testa e con il maggiore a cui gliele fanno passare tutte: oggi perché lavora, ieri perché era in capitaneria, l’altro ieri perché era all’accademia, il giorno prima perché era di tesi, l’altro giorno perché era in università, il giorno ancora prima perché era al Liceo e via dicendo a ritroso. Per mio fratello c’è la disponibilità in qualunque situazione, per me c’è sempre il beneficio dell’inventario, con mi a madre che intanto egoisticamente da me prende e pretende con la maschera di madre la qualsiasi che gli serve ( anche affetto ), ma se gli chiedi la qualsiasi ( anche dell’affetto ), ha sempre una scusa per tirarsi indietro. Ma per il suo innamorato ( mio fratello ) c’ è sempre tutto: anche l’auto! Sto coglione quando lavorava in capitaneria non poteva comprarsi la macchina invece della moto?


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