Ieri pomeriggio verso le 18 sono passato in sede per invitare i ragazzi, che aprono il Martedì, per Domenica sera 23 alle 20.15 al Covo del Pirata. Premessa che sono passato davanti allo stabile verso le 17.30 ed era chiuso, sono ritornato e l’ho trovato aperto.
Dentro c’erano le ragazze ed Alba. Una breve discussione con Alba su l’andazzo in generale e mi sono dedicato alle ragazze. Le ho informate della pizza e sensibilizzate sulle attività della sede. Ne è uscito un bel dialogo da cui è emerso un loro interesse e problemi di disinformazione.
Come ogni volta, si devono prendere le persone ed informarle. Siccome avevo a disposizione un piccolo lavoro ( un paio di schede sulla privacy ), gli ho spiegato per grandi linee chiamandole in causa su cosa vogliano dire dati personali e sensibili, abbondando di esempi con i presenti chiamati in causa. Le ragazze sono state abbondantemente informate ed abbiamo iniziato a lavorare.
Nel mentre è spuntato il buon Federico che sull’iniziativa ha espresso la sua totale disapprovazione e riportando la solita storia del cazzo: questo tipo di lavoro i ragazzi non lo possono fare, ci vogliono persone adulte, soci adulti, gente qualificata, soci del direttivo.
A quel punto gli ho risposto: Condivido pienamente l’ osservazione, ci sono dei rischi, ma ci vuole gente per il lavoro, se intendete affiancarmi una persona come Pippo che nel bel mezzo del lavoro mi pianta in mezzo ad una strada, ve lo potete scordare. Io sono saturo di lavoro: Analisi, visite da organizzare, aspiranti soci da chiamare per la visita, aspiranti soci AVIS da informare su come si deve diventare soci AVIS, orari da conciliare tra aspiranti soci AVIS e disponibilità medici, 2 medici da coordinare ( di cui uno poco affidabile ), soci da tesserare, soci da Depennare, archivio consenso informato da sistemare, aggiornare ed ordinare, archivio Assoavis da sincronizzare con il cartaceo. Fototessere da ricevere, soci che non le hanno portate da telefonare per portarle, pratiche soci AVIS da aprire, 14 tesserini che Roberto deve fare ( e lui mi risponde “non so che farti” ), volantini da creare, manifesti da ideare etc. etc. Mi ha ricominciato a fare il discorso sul come si dovrebbe fare il lavoro, gli ho risposto che io sono saturo, che in sede non ci viene più nessuno e che se mi devo prendere un rischio preferisco all’AVIS piuttosto che da qualche altra parte.
Finalmente la discussione è finita, se ne è andato, si erano fatte le 19, le ragazze se ne dovevano andare, abbiamo finito il lavoro e ci siamo ritirati.
Il lavoro c’è, è tanto, e la gente non dovrebbe permettersi di scassare il cazzo quando siamo in ballo.
Nessun commento:
Posta un commento