giovedì 25 ottobre 2007

Arancino a arancina ?

Un primo piano dell’apice della rosticceria sicula .

Un paio di settimane fa mi trovavo a passare dal forno all’angolo, lo stesso della mezzaluna formaggio e spinaci. L’orario era quello delle 19 circa e l’occhio mi è caduto sul bancone pieno di pezzi di rosticceria.

Stavolta non avevo voglia di provare cose nuove, ma di assaggiare qualcosa di già assaggiato in altri locali, per poter paragonare. La scelta è caduta sul classico arancino al sugo.

Era un po’ freddo, fritto da più di una ora, messo in dell’olio non ancora caldo, dato che si è intriso di olio.

L’eccessivo olio si nota alla prova del fazzoletto: la trama di carta di impregna di olio e diviene lucida. Il riso era scotto, il sugo era accettabile anche se scarso, l’unica cosa che salvava il pezzo ( che non ho finito ), era la forma tradizionale locale che viene data all’arancino alla carne: un cono, contro la forma rotonda usata da altre parti.

Conclusioni: il panettiere non è che se la cavi tanto a fare il rosticciere, meglio un pezzo di pane con della mortadella, piuttosto che un pezzo di rosticceria non proprio buono.


2 commenti:

Anonimo ha detto...

Fabiù...Guarda caso passi sempre dalla rosticceria...Chissa perchè...!?!M ala cosa che mi fa ridere è il fatto che se ci passi sei attirato o dagli odori o dai profumi e ti ritrovi sempre a mangiare qualcosa...E si...si resiste a tutto tranne alle tentazioni...!Io non resisto al cioccolato!!!Eh eh...Leggero e non fa ingrassare... =)

Bucaniere_Melee ha detto...

Qualcuno questo duro lavoro di assaggiare lo deve pur fare..... Ed io mi sacrifico per la collettività! :-))