venerdì 5 ottobre 2007

Psichiatra / Psicologo = Medico dei pazzi?

A me gli occhi……PAZZO/A!

Una cosa che mi sorprende oggi nel 2007 è che quando ti fermi a parlare con terzi di psicologi, psichiatri, sedute di terapia e tutto ciò che vi ruota intorno, vi è sempre un atteggiamento costante, standardizzato.

L’atteggiamento in questione parte da un minimizzare l’argomento, una inutilità delle terapie, una fugacità nel trattare ed un fastidio nel rispondere. È come se vai a toccare un tabù, di cui non si deve neanche parlare, per non perturbare un equilibrio precario instabile. Come se si parlasse di PAZZIA, di un qualcosa nero, oscuro, che risveglia paure ancestrali, inspiegabili che affondano nell’ignoranza .

I soggetti in questione si scordano che la scelta di queste forme di terapia era, è e sarà un passo non facile, difficilissimo! Travagliato, osteggiato, ostacolato, contestato, perché ancora oggi pesa avere, trattare, vedere, sentire di un malato mentale, in quanto si associa malato mentale = pazzia.

Penso che sia una forma di discriminazione feroce, perché non solo il malato deve combattere con la sua malattia, ma che debba esser preso pure per pazzo, si fa un gioco inutile, quando invece servirebbe un po’ di aiuto.

Forse sbaglio a priori, dato che di terapia si può parlare con terzi, se non con gli adepti di Ippocrate e confratelli ( Psicologi / Veterinari etc. )

2 commenti:

Anonimo ha detto...

beh, a me è capitato di sentire uno studente di psicologia, dare della "poverina" riferendosi a un' amica che aveva deciso di andare a parlare con uno psicologo...

Bucaniere_Melee ha detto...

Forse è meglio che la persona in questione si studi il codice deontologico e faccia un pò di pratica.
Un colloquio dallo psicologo non ha mai fatto male, anzi può esser utile in un'ottica di igiene mentale.