Vedo un parallelismo e forse una convergenza tra gli effetti del dolore fisico tipo continuo, sordo nato dal dolore alla cervicale ed il dolore conseguente ad alcuni dei miei mal di testa.
Tra le mie tante cefalee annovero quelle scaturite da un camminare senza meta tra quattro mura, da un giramento di testa per la troppa concentrazione, dal non ricordarmi i nomi, da quella nata dal trovarmi in tensione nervosa. Il mio mal di testa a due cocomeri, quando bollo dalla rabbia, il mio mal di testa a bruma, tutti quanti alla fine mi conducono in uno stato di stanchezza, di torpore e inattività negativa mentale.
Mi spiego meglio, arrivo in una condizione di pensieri continui, negativi, in cui non riesco ad alzarmi o destarmi, che mi consumano e da cui difficilmente riesco ad uscirne fuori, se non con una battuta di mio padre, un caloroso abbraccio di mia madre, un po’ di sole preso in faccia, il mangiare qualcosa di dolce come cioccolata, un pensiero positivo regalatomi dalle persone, oppure un po’ di musica, o meglio ancora della radio, una passeggiata all’aria aperta, un po’ di corsa, delle belle foto, una girata in bici, un po’ di spesa, andarmene in sede a fare qualcosa di buono.
Che vi sia pure il dolore mentale? E che in quanto dolore dia anche esso stesso i suoi effetti? Come precedentemente elencati?
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