Nell'epoca dei Greci antichi, dai monti della Beozia sgorgavano due sorgenti vicine : Mnemosyne (la Memoria) e Lete (il fiume dell'oblio). Le sorgenti erano personificate in dee, che conferivano dei doni agli umani, rispettivamente : il ricordo e la dimenticanza.
Questi due doni della mente umana si vanno ad aggiungere al pensiero e la coscienza. Doni o funzioni fisiologiche superiori, il ricordare, il pensiero e la coscienza sono le varie sfaccettature della nostra mente con i loro pro ed i loro contro.
La memoria di per se stesso se la considerasse da sola, scorporata dalla funzione della dimenticanza, darebbe una visione limitata della facoltà in questione , espressione del tempo che scorre all'interno dell'uomo.
La memoria e la dimenticanza potrebbero esser prese in considerazione assieme, perché contemporaneamente agiscono sulle esperienze, in un gioco di intreccio e di collaborazione dove il confine tra le due funzioni è sfumato e difficilmente trovabile.
Potrei dire che siamo noi con la volontà, esplicata tramite varie azioni che decidiamo cosa lasciare fuori dall'acqua e provare a ricordare e cosa immergere sott'acqua per tentare di dimenticare.
Fermo restando che entrambe le posizioni di immersione ed emersione sono labili e facilmente mutabili, dato che un ricordo può sprofondare nell'oblio ed un pensiero può emergere bruscamente dalle profondità della mente, o se mi si permette dalle acque del fiume.
Possiamo decidere di rimodellare i ricordi con una serie di azioni dedite alla plasmazione ( costruendo e demolendo parzialmente ) degli eventi, spostandoci ed intrecciando tra di loro le due funzioni del ricordare e del dimenticare.
Possiamo volontariamente non ricordare gli eventi, focalizzarsi su altri, guardare al presente, pensare al futuro, parlare degli eventi passati in maniera libera e senza limitazioni. Ricordare e ridere di eventi, anche spiacevoli, in modo da poterli far scorrere nel fiume dell'oblio.
Scrivere degli umani eventi su fogli di carta o elettronici, scattare foto e metterle in un cassetto per poi ricordarle in un secondo momento, possiamo fare una miriade di cose che ci portano e ci porteranno sempre a ricordare e dimenticare contemporaneamente.
Tra il ricordare ed il dimenticare si muove la coscienza umana, utilizzando una infinità di strumenti per raggiungere ciò che essa vuole.
PS. Ad una lettura postuma alla stesura del post, mi sono reso conto che all'interno del testo ho aperto molte finestre sull'argomento memoria, l'obiettivo era cercare di parlare di due facce ( ricordare e dimenticare) di una medesima medaglia di cui ancora non ho trovato il nome. Arbitrariamente potrei definire la medaglia Beozismo, ma l'idea non è che mi convinca molto dato che la radice della parola si riferisce a stupidità e non ha nulla a che fare con l'argomento.
Lete: Dante submerged in the River Lethe, by Gustave Dore: illustration from The Purgatorio. |
La memoria di per se stesso se la considerasse da sola, scorporata dalla funzione della dimenticanza, darebbe una visione limitata della facoltà in questione , espressione del tempo che scorre all'interno dell'uomo.
La memoria e la dimenticanza potrebbero esser prese in considerazione assieme, perché contemporaneamente agiscono sulle esperienze, in un gioco di intreccio e di collaborazione dove il confine tra le due funzioni è sfumato e difficilmente trovabile.
Potrei dire che siamo noi con la volontà, esplicata tramite varie azioni che decidiamo cosa lasciare fuori dall'acqua e provare a ricordare e cosa immergere sott'acqua per tentare di dimenticare.
Fermo restando che entrambe le posizioni di immersione ed emersione sono labili e facilmente mutabili, dato che un ricordo può sprofondare nell'oblio ed un pensiero può emergere bruscamente dalle profondità della mente, o se mi si permette dalle acque del fiume.
Mnemosine . |
Possiamo volontariamente non ricordare gli eventi, focalizzarsi su altri, guardare al presente, pensare al futuro, parlare degli eventi passati in maniera libera e senza limitazioni. Ricordare e ridere di eventi, anche spiacevoli, in modo da poterli far scorrere nel fiume dell'oblio.
Scrivere degli umani eventi su fogli di carta o elettronici, scattare foto e metterle in un cassetto per poi ricordarle in un secondo momento, possiamo fare una miriade di cose che ci portano e ci porteranno sempre a ricordare e dimenticare contemporaneamente.
Tra il ricordare ed il dimenticare si muove la coscienza umana, utilizzando una infinità di strumenti per raggiungere ciò che essa vuole.
PS. Ad una lettura postuma alla stesura del post, mi sono reso conto che all'interno del testo ho aperto molte finestre sull'argomento memoria, l'obiettivo era cercare di parlare di due facce ( ricordare e dimenticare) di una medesima medaglia di cui ancora non ho trovato il nome. Arbitrariamente potrei definire la medaglia Beozismo, ma l'idea non è che mi convinca molto dato che la radice della parola si riferisce a stupidità e non ha nulla a che fare con l'argomento.
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