Come vetro caldo mi trasformo.
Modello il mio Io assumendo la forma più congeniale a Te.
Assecondandoti e compiacendoti, ti accolgo tra le mie spire che come un caldo nido ti avvolgono.
Ma quando cessano le fiamme che bruciano dentro e mi lasci,
il freddo avanza.
Si irrigidisce ciò che prima era caldo, duttile e malleabile .
Irrigiditomi in una fragile statua di ghiaccio, provo a muovermi.
Ti cerco.
Al primo passo sento scricchiolii di ossa spezzate.
Al secondo passo, sento cadere pezzi per terra.
Al terzo passo mi fratturo in migliaia di pezzi che come pioggia maledetta e tagliente mi frantumo rovinandomi per terra.
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