Il 4 di questo mese mi sono deciso di andare al Centro trasfusionale di Milazzo e donare. Sono giunto all’Ospedale verso le 8 di mattina, compilati i moduli e superata la visita, sono salito sulla sedia delle donazioni.
L’infermiere ha trovato la mia solita vena cubitale, il sangue è iniziato a scorrere nel catetere sterile monouso del costo di circa 240€ ( te lo montano e smontano davanti ai tuoi occhi ), la centrifuga ha iniziato a girare ed ho cominciato a fare “ciao – ciao” con la manina.
Si sono susseguiti circa 3 o quattro cicli di separazione del sangue, in maniera che ho donato una sacca di plasma di circa 600ml, insieme ad una sacca di piastrine. La sacca delle piastrine era bellina, sembrava un omogeneizzato, la sacca di plasma sembrava piena di pipì…
La seduta è durata una trentina di minuti, per poi ricevere il buono per la colazione ed andare al bar vicino.
Il braccio era un po’ indolenzito dallo stare fermo, ma alla fine l’idea di aver fatto qualcosa di buono per una persona che soffre, ti ripara di tutti i fastidi. Donare sangue ed emocomponenti non è la fine del mondo, è la fine della vita per chi non li riceve.
2 commenti:
Fabiù potevi evitare di farti vedere così...Madooooo mi fai troppa impressione...E io dovrò diventare un medico...?Che Dio mi assista...Voglio essere pure io donatrice ma la mia mamma me l'ho ha negato solo perchè son troppo carente di ferro...uff...ma tanto mi iscriverò all'AIDO...Che bello...
Ciao Ram, per me è normale, è un gesto d'amore verso una persona che non conoscerò mai, ma so esistere e che ha bisogno del mio aiuto. Circa la scelta di donare ti posso dire che è una cosa personale, a casa mia nessuno ne voleva sentir parlare, mio padre (ex donatore in Toscana), mia madre, mia nonna/o, mio fratello...mi sono informato e poi da solo ho fatto la mia scelta nella mia vita ;-)
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