L’ultima domenica di Ottobre sono andato all’Ottobrata di Zafferana Etnea ( è già passato un mese ) . Tra le tante delizie del palato, ho avuto modo di assaggiare l’arancino in questione.
Una buona frittura senza troppo olio, caldo, il riso non troppo scotto ed un ripieno indimenticabile. Il pezzo da rosticceria era venduto dai pasticceri, e questo particolare del venditore, non fa altro che ampliare la dicotomia che lo rende unico, perché il ripieno era di carne, pistacchio e besciamella, ma il pistacchio stesso non lo si può definire o solo salato o solo dolce, è mutevole al palato. Per cui un po’ masticavi dolce ed un po’ assaggiavi il salato, in un gioco di sapori che stuzzica il palato.
In definitiva una cosa buona ed interessante.
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