lunedì 12 gennaio 2009

Diffidenza .

Per la cromoterapia il giallo può appartenere alla diffidenza – l'immagine appartiene al rispettivo proprietario .

Tra i tanti colori dell'animo, c'è il giallo della diffidenza. Quando ci capita un evento spiacevole, durante il quale abbiamo provato del dolore, sia ess ofisico che mentale, prendiamo questo giallo e per i nostri meccanismi interiori iniziamo a filarlo.
Dalla filatura otteniamo un filo, il filo delle idee, che è impressione ottenuta dal ragionare su gli eventi passati. Con questo filo cominciamo a tessere un abito, un abito per proteggerci.
Sopraggiungono gli eventi negativi portandosi seco il dolore, e noi continuiamo a filare il filo giallo, a tessere il tessuto giallo e confezionarci addosso questo vestito per proteggerci.
Le esperienze negative possono essere per esempio una occasione in cui volgiamo le nostre mani interiori della fiducia verso un'altra persona, magari una persona che amiamo alla follia. Questa di tutta risposta cala un saracinesca sulla nostra mano ( per un suo meccanismo di difesa ), segandocela e mozzandocela a carne viva. A quel punto sentiamo dolore, tanto. Ma possono esservi tantissime altre occasioni di Diffidenza.
Storditi dal dolore, torniamo sui nostri passi ed iniziamo a tessere e confezionare l'abito della diffidenza, che può diventare sempre più grande e sempre più stretto, almeno fino al momento in cui non ti accorgi che ci sono tanti altri colori e che al limite può servire una sciarpetta gialla intorno al collo e non un vestito di diffidenza di gran gala come nell'immagine :-)

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