mercoledì 4 marzo 2009

Carne.

Morta e surgelata .

Certi momenti per la mente si aggirano pensieri vecchi, morti. Idee passate, andate, che il tempo ha surgelato in un angolo recondito della memoria. Poi un incontro, una frase, una foto, 4 chiacchiere, la lettura di un messaggio, la visione di un cielo stellato che ti riporta a momenti unici, il ricordo di un bacio o di una carezza furtiva, l’idea di quello che poteva essere e non è stato, la voglia di ricominciare o avere un’altra chance.
Queste idee si scongelano, a poco a poco, lentamente. Sembrano riprendere vita, colorito, intensità, ma è un momento vago, dato che uno strano odore dolciastro si diffonde, espandendosi nell’aria. Sono pezzi di carne morta che il disgelo ha scoperto dal pesante strato di neve che le copriva, per cui si devono prendere con la dovuta cautela e non cibarsene nel presente, ma tener conto che ci sono e che non torneranno più alla vita.

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