lunedì 30 novembre 2009

Politica del silenzio .

Quando ci vuole, è una buona risposta .

La politica della scelta del silenzio nasce da una serie di premesse: Comunicazioni incostanti, dubbiose ed incerte. Si chiede a chi è dall'altra parte cosa si ha, magari come va e le risposte non arrivano. Vengono omesse o non date, e ad un modo di relazionarsi umano si risponde in maniera anonima, deviante, senza chiarezza, gelida.
Magari dall'altra parte si riconosce che ci si comporta male e lo si viene a dire ( per fortuna ) a distanza, magari per mettere una pezza da qualche parte . Ma dove? Il Silenzio passa, taglia e pulisce i rapporti umani, sotterrandoli e tumulandoli.
Troppe illusioni su ciò che si poteva fare, scontratisi con il poco che si è fatto. Domande cadute nel vuoto, perché una volta innalzate tra una persona e l'altra non hanno trovato sull'altra  sponda la risposta su cui reggersi.

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