Forse Agamennone
non ricordava più il sacrificio tremendo, disumano, di Ifigenia,
vittima innocente immolata perchè si compisse l'impresa. Oppure
aveva sepolto il ricordo nelle profondità più oscure dell'animo.
Ricordava solo il torto subito, la congiura e il massacro, il
tradimento della sposa.
Il ricordo diventa
un oggetto quasi palpabile, con una sua dimensione, quasi reale,
toccabile. Sembrerebbe che si possa modificare, toglierne, tagliarne
le parti non consone, non più “buone”. Scartarlo, metterlo da
parte e perchè no, seppellirlo nelle profondità dell'inconscio.
E' come giocare con
il fuoco. Ci si brucia con la memoria
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