mercoledì 14 novembre 2007

Dubbi sugli obiettivi .

Hmmmm .

L’altra sera ci siamo visti con il gruppo di lavoro che ho creato all’AVIS, a cui si è aggiunta Giusy, l’altra ragazza del servizio civile. Dalla discussione sono emerse linee differenti di azione e di pensiero circa i ragazzi, ma ritengo che dalle cose diverse ben amalgamate, si riescano ad ottenere i migliori risultati.

Il mio dubbio è circa le reali intenzioni di raggiungere un obiettivo da parte di Giusy, possiamo riempirci la bocca di lodevoli risultati, di obiettivi ardui ed interessanti da ottenere, ma se alla fin fine, non siamo neanche in grado di far capire ai ragazzi come fare e cosa fare, si rischia di fare discussioni per produrre sputazza.

La situazione in sede circa i ragazzi è semplice, ci sono quelli che hanno un minimo di interesse e quelli che non hanno un minimo di interesse. Il primo gruppo li ho cercati ed aggregati, il secondo gruppo si cerca di organizzarli, in ambito di volontariato.

Se vogliamo organizzarli con metodi pre-standardizzati ed impacchettati oltreoceano o in scandinavia, penso proprio che ci sarà da divertirsi quando sentirò lo schianto sulla sassaia / terra in cui ci troviamo qui a Milazzo .

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Un minimo vero??? =( se non fosse per me, Anna, Stefi, Anto, Chiara e tu forse la sede brucierebbe...Ma va bhè...

Bucaniere_Melee ha detto...

Che ci siano ragazzi in sede che aiutano è un dato di fatto, ed io ho il piacere di essere con voi.
La cosa che mi sorprende è la volontà verbale delle persone di smuovere mari e monti, di creare, di fare, ma quando si fanno le 19:45 si viene e si chiede se uno se ne può andare...

Anonimo ha detto...

Fabiù dopo che una persona esce da casa alle 7:30 del mattino per tornare alle 14:00 mangiare di corsa lavarsi la faccia per essere dinuovo fuori alle 14:45 pronto a seguire altre lezioni di scuola o per sbrigare delle cose o per fare volontariato è logico che si chiede se ce ne si puo andare a casa alle 19:45 si è un pò stanchi e il cervello non connette più perchè sai che a casa ti aspetta un quarto d'ora di relax e riposo tra doccia e cena e poi a studiare fino le 24:00 e il giorno dopo riiniziare la stessa routine...E' difficile...Alla fine il volontariato non è un obbligo ma una cosa che la si deve sentire nel cuore...quel poco che potresti dedicare a te stesso lo dedichi agli altri...Quindi non centra l'orario centrano i fatti...

Bucaniere_Melee ha detto...

Non mi riferivo a te, alla fin fine se mi dici che te ne devi andare, per me non è un problema. La mia osservazione non era rivolta a chi (come te) in sede viene, fanno fatti e poi se ne vanno. Era rivolta a quelle persone che arrivano in sede, smuovono mari e monti a parole, non gli va bene nulla, propongono obiettivi lodevoli ed accattivanti, ma che poi alla fin fine fanno solo bordello e nella pratica se c'è da fare qualcosa creano 1001 problemi, spuntandosene a faccia lavata dicendo: me ne posso andare? Qesta è l'osservazione e non era rivolta a te.