martedì 13 novembre 2007

L’odore dell’immaturità .

2 frutti a confronto: Il primo pomo dal bel colorito rosso, il secondo acerbo dal colore sbiadito .

Ti senti immaturo, quando di fronte ad un altro/a non ti senti bene. E’ come se ti crollasse il terreno sotto i piedi, l’altro sembrerebbe quasi più alto di te, ti guardi dentro e vedi che hai ancora tantissime cose da fare, tanti sogni non realizzati, progetti da concludere, obiettivi da centrare, imprese da costruire e posti da visitare.

Ti senti senza esperienza, goffo nel muoverti ed impacciato nel parlare, la lingua si secca, si impasta, sembra attaccarsi al palato, mentre le idee scorrono a centinaia nella testa e non trovano la via di uscita della favella.

Sembri la caricatura di un clown, o meglio di un cucciolo, hai un senso di irrequietezza addosso che non ti lascia, vorresti fare – fare – fare in modo da dire: Sono maturo anche io, ma l’unica cosa che sai fare è alla fin fine è andartene via, scappare, andare da un'altra parte, in un angolino.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro Fabio, ho letto il tuo blog, bella l’immagine dell’orsetto, mi ci identifico un po’, sarebbe più corretto però dire che sei stato tu a lasciare me e che non è stata una decisione presa in comune, anzi, tutto avrei voluto fuorché la magia che c’era fra noi finisse. Non te lo scrivo per essere polemica, ma solo per precisare. Un’altra cosa vorrei scriverti, non avere paura di vivere, di affrontare le cose, non sei solo in un angolino buio.Non sei un uono immatura che scappa, ma al contrario sei un uomo talmente in gamba che non sai quante cose potrestifare e farai di certo. Devi solo avere un pò più di fiducia nei tuoi riguardi. Amore mio, ci sono io qui, che pazientemente ti aspetto,con il mio Amore. Non avere paura, fatti riscaldare dalla vita. Non rimanere nel buio delle tue paure, perché Fabio, Gioia non sai neanche quanta paura ho io nel cuore. Ti Amo.

Bucaniere_Melee ha detto...

Il "ci siamo" nasce da un voler evitare di inasprire l'argomento, se ti crea dei problemi vedrò il da fare..
Sono una persona che da poca fiducia e tanto meno a me stesso, devo imparare anche questo.
La paura passa, se poi non ti fissi con le cose e ti dimentichi del passato, trascorre ancora prima.
Io no.

Anonimo ha detto...

Non è vero che in fondi poca sicurezza, al contrario, ne infondi tanta è solo che ti sei maledettamente fissato.Credi di avere innanzi degli obbiettivi irragiungibili ed invece, stai tranquillo, non solo li raggiungerari ma li supererai tutti con grande successo. Mi sento io un cucciolo spaurito, perchè eri tu la mia roccia. Perchè una persona come me se non avesse trovato in te un punto di riferimento, stabile, credimi non si sarebbe attaccata così, e poi cosa credi che se infondevi poca sicurezza all'Avis di avrebbero affidato tutte quelle respondabilità? Nel caso contrario sono solo degli irresponsabili che affidano la gestione di una sede ad un incompetente, ma ne tu e ne io sappiano che quella è gente incompetente.Devi solo rendertene conto Amore mio,è vero a volte ti dicevo che mi sembravi un bimbo sperduto nel "corpo di un omone", con quegli occhioni che sembravano impauriti, ed io ti rispondevo abbracciandoti, strigendoti al mio petto, ascoltando i tuoi timori, sperando di farti capire, che andrà tutto bene. Ma chi non ha paure, chi è privo di timori? La vita che dobbiamo costruirci noi giovani è talmete in salita, che a volte l'arrivo ci appare davvero troppo distante, non sei tu ad essere un debole, devi solo avere coraggio a non sarti sopraffarre dallo sconforto, che a volte ti prende e non ti fa capire di quanto sei valido.Io sono qui, che a fatica, tento di andare avanti, col mio studio, il mio concorso(sempre più vicino), il mio lavoro, le ragazze, non sono sola ( credevo che senza di te io non avessi nessuno, ed invece mi sono ricreduta).Il mio cercarti, quindi, non deriva dalla solitudine,dall'abbitudine ma dal fatto che senza di te ho una parte vuota,quasi morta. Mi manchi...come il sapore scialbo di questo pane toscano.