L'altro giorno mi trovavo in chat ed ho incontrato una amica, abbiamo parlato del più e del meno, ne sono uscite deduzioni che forse possono servire nella vita.
Mentre si parlava è stato come un flash nel quale un pezzo del puzzle si è assemblato con i restanti. Il puzzle in questione è del tipo come si vive con la propria persona, con il proprio essere .
Mentre lei si riferiva ad un lui, dicendone pregi e difetti, le mille cose costruite su di lui, l'affidamento a lui della parte affettiva, il vederlo come un punto di riferimento e una persona salda, quindi un disporre verso l'altra persona di tante aspettative. Mi sono chiesto a me e poi a con chi parlavo: Ma lui queste cose le vuole? La risposta è stata che Lei lo voleva.
Cosa se ne deduce? Alla fin fine se uno sta bene con se stesso, saranno gli altri a cercarti, perché avranno bisogno di te, del tuo stare bene con te stesso.
Tornano le fila di un discorso iniziato tempo fa, durante la visione di un films: Aline3. Il personaggio di Reaply chiedeva aiuto al capo spirituale della colonia penale. Quest'uomo, pluriomicida ( doppio cromosoma Y ), aveva fondato una confraternita di ex – carcerati per uno scopo personale, non al fine di compiacere gli altri. Successivamente sono stati gli altri ad utilizzare l'idea della confraternita nell' ex – colonia penale, messa a loro disposizione. Quest'uomo ha continuato a fare quello di cui aveva bisogno, ed era riuscito ( all'interno del film ) nella sua idea, sono stati successivamente gli altri a chieder il suo aiuto perché lui aveva aiutato per primo la sua persona.
Spero che di questa discussione non mi si prendi troppo sul serio, perché a parte le premesse cinefile, il concetto da focalizzare è il seguente: Lavorare, investire, costruire, ma non su gli altri, su se stessi. Non è un invito all'individualismo, ma ad una crescita di se, perché la crescita spirituale permette di interfacciarsi con gli altri e forse aiutarli.
Mentre si parlava è stato come un flash nel quale un pezzo del puzzle si è assemblato con i restanti. Il puzzle in questione è del tipo come si vive con la propria persona, con il proprio essere .
Rockefeller Center Workers. |
Cosa se ne deduce? Alla fin fine se uno sta bene con se stesso, saranno gli altri a cercarti, perché avranno bisogno di te, del tuo stare bene con te stesso.
Ripley ed il capo religioso dei prigionieri. |
Spero che di questa discussione non mi si prendi troppo sul serio, perché a parte le premesse cinefile, il concetto da focalizzare è il seguente: Lavorare, investire, costruire, ma non su gli altri, su se stessi. Non è un invito all'individualismo, ma ad una crescita di se, perché la crescita spirituale permette di interfacciarsi con gli altri e forse aiutarli.
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