mercoledì 28 gennaio 2009

Ghostbusters, The Real Ghostbusters e Ghosthunters .



Prima c'erano i Ghostbusters, dove sulle ali della fantasia spinta da uno scimmione, una macchina parlante, una casa tetra, lo smaterializzatore, l'immaginazione iniziava a funzionare e non la finivi più di pensare a mille avventure.





Poi giunsero The Real Ghostbusters, sulla scia del film “Ghostbuster”, dove il cartone faceva molto meno effetto del film, dato che nella pellicola se ne vedevano “realmente” di cotte e di crude: da fantasmi che smerdavano, a zaini protonici accompagnate da trappole, senza scordare la mitica ecto1:
Ed infine arrivò il Dylan Dog con i Ghosthunters, a stimolare la fantasia di un appena adolescente con racconti dell'orrore, voglia di avventure ai confini della realtà, realizzatesi in seguito con scorribande per ville abbandonate, visite notturne cimiteriali, appostamenti al castello e tanto freddo, ma con la mente piena di emozioni regalate da tantissime avventure.
Facessero girare un po di questa roba nei palinsesti televisivi odierni, al posto di soli manga o altri cartoni spudoratamente adolescenziali, eviteremo di trovarci con bimbi di 5 anni in piene crisi adolescenziali ed avremo un po più di intraprendenti spericolati, vogliosi di avventure.

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