martedì 5 giugno 2007

Le rose della mia campagna.

Le rose raccolte in mattinata .

Stamattina dopo la visita dalla dottoressa, ho fatto un salto a salutare i nonni. Baci, abbracci, regalini, sorrisi, scherzi e tanto affetto, abbiamo passato una buona mezz’ora assieme. Il tempo è volato ma le tante cose da fare restavano per cui sono dovuto andar via, ma si può dire che i nonni non mi lasciano mai andar via a mani vuote. Preso il motorino e fatta rotta per casa, mi è venuto in mente l’assenza di fiori in casa quindi, sterzato il motorino, la nuova meta ora era la campagna.

Varcato il cancello, ho sentito gli odori di una campagna bagnata, lavata da quattro giorni filati di pioggia. L’odore emanato da un ulivo bagnato è qualcosa di indescrivibile, senti l’umido entrarti nelle narici, il fresco baciarti la schiena ed un forte senso di sole emanato dalla pianta.

Preso il trinciante per foglie, mi sono avventurato nei roseti tra i fiori pronti a sbocciare. I boccioli semichiusi freschi di pioggia sono belli a vedere, ma da lontano, se non le spine ti falciano: guardare ma non toccare ;-)

Presi i fiori più freschi, ho fatto un bel fagottino ed in men che non si dica sono tornato a casa. Le più belle rose le ho preparate e più tardi le regalo a Briciola. Speriamo siano di suo gradimento ! :-)

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